Odg per la seduta n. 47 della commissione Industria, Commercio, Turismo
SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------
10
a
Commissione permanente
(INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO)
**47ª seduta: mercoledì 10 aprile 2019, ore 11,30
48ª seduta: giovedì 11 aprile 2019, ore 15,30
ORDINE DEL GIORNO
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Svolte
AFFARI ASSEGNATI
Esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari:
1. Sostegno alle attività produttive mediante l'impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica
(n. 59)
2. Gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari sul territorio nazionale
(n. 60)
3. Principali aree di crisi industriale complessa in Italia
(n. 161)
IN SEDE CONSULTIVA
I. Seguito dell'esame del disegno di legge:
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2018
(Approvato dalla Camera dei deputati)
-
Relatore alla Commissione
GIROTTO
(Relazione alla 14ª Commissione)
(944)
Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni
II. Seguito dell'esame del documento:
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2019 -
Relatore alla Commissione
GIROTTO
(Parere alla 14ª Commissione)
(
Doc.
LXXXVI, n. 2)
Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole
con osservazione
III. Esame del documento:
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2018 -
Relatore alla Commissione
GIROTTO
(Parere alla 14ª Commissione)
(
Doc.
LXXXVII, n. 2)
Esame. Parere favorevole
IN SEDE REDIGENTE
I. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. TARICCO ed altri. - Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 9ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(169)
2. MOLLAME ed altri. - Norme in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 9ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(739)
- Relatore alla Commissione
VACCARO
Seguito della discussione congiunta e rinvio
II. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. GIROTTO ed altri. - Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(594)
2. PATRIARCA ed altri. - Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 11ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(622)
- Relatore alla Commissione
ANASTASI
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO
TARICCO, BELLANOVA, LAUS, PARRINI, COMINCINI, FEDELI, ROJC, GRIMANI, FARAONE, D'ARIENZO, COLLINA, MARGIOTTA, MALPEZZI, PARENTE, PITTELLA - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la Alstom Ferroviaria SpA, con circa 2.600 persone occupate in Italia, rappresenta per numero ed importanza dei progetti realizzati oltre che per contenuto tecnologico, una delle principali realtà industriali italiane nel settore ferroviario e un'azienda riconosciuta come leader nel mercato italiano e mondiale, con le sue solide radici nella storia industriale italiana, produce treni da 160 anni, sistemi di trazione da 60 anni e sistemi di segnalamento da 90 anni, contando ad oggi 8 siti, 31 depositi su tutto il territorio nazionale e due centri di eccellenza: Savigliano (Cuneo) per i treni pendolino ad alta velocità, basati sulla tecnologia tilting e i treni regionali, e Bologna, per il segnalamento ferroviario e i sistemi di trazione;
nel febbraio 2017 Alstom, il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Piemonte e la Regione Lombardia hanno siglato un protocollo d'intesa per svolgere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei siti di Alstom di Savigliano e Sesto San Giovanni (Milano);
nel settembre 2017 il Governo francese, azionista al 19,9 per cento, ha annunciato l'avvio delle procedure per la fusione multimiliardaria tra Alstom, società simbolo transalpina, e Siemens Mobility, la controllata del colosso industriale tedesco che si occupa di mobilità e attività ferroviarie, per creare così un "campione industriale europeo", un gigante europeo nel settore ferroviario per quanto riguarda rotaie, treni di tutti i tipi, locali, ad alta velocità e quelli hi-tech a lievitazione magnetica, metropolitane e tram da circa 16 miliardi di dollari di fatturato all'anno, fusione che richiederebbe l'approvazione della Commissione europea ed in particolare dell'Antitrust;
sempre nel settembre 2017, a Milano, è avvenuto un incontro tra sindacati e rappresentanti della multinazionale francese, i cui punti all'ordine del giorno sono stati il rinnovo del premio di produzione e le garanzie occupazionali dopo l'annunciata sinergia tra i gruppi Alstom e Siemens;
la futura nuova società, con sede centrale a Parigi e quotata in borsa francese, sarebbe diventata il secondo gruppo mondiale nel settore, dopo la holding statale cinese Crrc, che costruisce nella China Mainland, in Asia ed in Africa;
nel novembre 2018 la Commissione europea blocca il progetto di una maxiunione fra Alstom e Siemens Mobility, branca di Siemens AG specializzata in mobilità, esprimendo una serie di obiezioni all'accordo, ritenuto incompatibile con il mercato continentale per il timore di un duopolio fra i due colossi aziendali e costringendo a congelare l'intesa, in attesa di misure correttive ai segmenti come treni ad alta velocità, sistemi di controllo e network regionali;
il 12 dicembre 2018, a seguito delle obiezioni alla proposta avvenuta del 29 ottobre scorso, le due società hanno assunto l'impegno di presentare una soluzione per arrivare ad una riduzione del fatturato con la cessione di attività ad altri costruttori - tecnologie per i treni ad alta velocità e attività di segnalazione di Alstom in Europa, oltre ad alcuni asset di segnalazione Siemens per rispondere alle preoccupazioni europee in tema di antitrust; più precisamente, per quanto riguarda il segnalamento i prodotti in questione sono TCS e interlocking riguardante circa 600 persone coinvolte. Per l'Italia si tratta di circa 20-30 persone sul sito di Bologna, mentre per il materiale rotabile, parrebbero essere due le possibili proposte: 1) cessione di tutte le attività riguardanti il "pendolino", dei contratti di manutenzione Pkp Polonia che coinvolgerebbe circa 80 persone e delle attività sull'ETR 610 Sbb a Savigliano che coinvolgerebbero circa 200 persone, oltre alla manutenzione pendolino Evo, che vede circa 120 persone coinvolte. Per quanto riguarda il sito di Savigliano, inoltre, verrebbero offerte le aree del reparto Fitting, reparto collaudo statico con il personale impiegatizio per poter portare a completamento la commessa NTV, cedendo anche il futuro Smart pendolino - oggi ancora in fase di progettazione; 2) cessione del treno Velaro alta velocità di Siemens;
il 18 dicembre 2018 la commissaria europea Vestager ha espresso preoccupazione per un piano di Siemens-SIEGn.DE - e Alstom-ALSO.PA, mirante a creare un campione ferroviario franco-tedesco ed il suo conseguente effetto sui treni ad alta velocità in Europa, sostenendo che la fusione tra i due gruppi ridurrebbe le possibilità di scelta dei sistemi ferroviari nazionali, danneggiando passeggeri ed imprese della logistica;
considerato che le rappresentanze sindacali unitarie, riunite in consiglio di fabbrica, seriamente preoccupate sull'evolversi della situazione occupazionale dei dipendenti ed unitamente al coordinamento nazionale, hanno richiesto con urgenza un incontro con la direzione Alstom Italia per venire a conoscenza degli effetti di tali future scelte aziendali e le eventuali ricadute occupazionali sui siti italiani sia di produzione sia di manutenzione;
rilevato che:
il gruppo Alstom, che conta 32.800 occupati in tutta Europa, più di 500 treni pendolino costruiti in Italia e venduti in 13 Paesi, tra cui il Regno Unito, la Russia, la Finlandia e la Cina, più di 400 treni regionali per operatori del trasporto pubblico, privato e regionale, sistemi ERTMS di livello 2 per le linee di alta velocità italiane, le prime in Italia ad essere attrezzate con i nuovi standard interoperativi, lo scorso anno ha annunciato un piano per dimezzare la produzione di TGV, e quindi dimezzare i livelli occupazionali, nei suoi stabilimenti francesi;
il sito produttivo di Savigliano, a partire dal 2011, ha rappresentato su scala nazionale un caso di eccellenza, aggiudicandosi commesse importanti e, ad oggi, sono occupati circa 830 dipendenti diretti tra operai ed impiegati;
è parte integrante dell'accordo tra Alstom e Siemens un patto per garantire la protezione dei rispettivi lavoratori nei prossimi 4 anni,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tutto quanto esposto in premessa;
se non ritenga necessario intraprendere azioni a salvaguardia del futuro di una realtà produttiva di alta specializzazione, come l'Alstom Ferroviaria SpA, in particolare nello specifico del sito di Savigliano, uno dei complessi di eccellenza per la realizzazione di treni regionali (JAZZ e, ad alta velocità, NTV e pendolino) ed un esempio di Industria 4.0 con una sala di realtà virtuale 3D all'avanguardia, che permette ai nostri ingegneri di progettare treni per una manutenzione più agevole;
se non ritenga utile mettere in campo azioni concrete ed immediate, essendo il settore ferroviario fortemente strategico per il nostro Paese, alla luce del fatto che il prossimo 18 febbraio 2019 la Commissione europea dovrà decidere sull'approvazione delle proposte dei due gruppi industriali e sull'eventuale costituzione della nuova società Alstom-Siemens.
(3-00483)
TARICCO, MALPEZZI, FEDELI, CUCCA, BELLANOVA, STEFANO, IORI, GINETTI, VALENTE, SUDANO, BITI, PITTELLA, SBROLLINI, BOLDRINI, ALFIERI, PINOTTI, PARRINI, ROSSOMANDO, COMINCINI, MAGORNO, PATRIARCA, GIACOBBE, GARAVINI, MESSINA Assuntela, LAUS, MANCA, MISIANI, ROJC, MARIN, VERDUCCI - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la Alstom Ferroviaria SpA, con circa 2.800 persone occupate in Italia, rappresenta per numero ed importanza dei progetti realizzati, oltreché per contenuto tecnologico, una delle principali realtà industriali italiane nel settore ferroviario e un'azienda riconosciuta come leader nel mercato italiano e mondiale, con le sue solide radici nella storia industriale italiana, produce treni da 160 anni, sistemi di trazione da 60 anni e sistemi di segnalamento da 90 anni, contando ad oggi 8 siti, 31 depositi su tutto il territorio nazionale e due centri di eccellenza: Savigliano (Cuneo) per i treni Pendolino ad alta velocità, basati sulla tecnologia tilting e i treni regionali e Bologna, per il segnalamento ferroviario e i sistemi di trazione;
nel febbraio 2017 Alstom, il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Piemonte e la Regione Lombardia, hanno siglato un protocollo d'intesa per svolgere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei siti di Alstom di Savigliano e Sesto San Giovanni;
nel settembre 2017 il Governo francese, azionista al 19.9 per cento, ha annunciato l'avvio delle procedure per la fusione multi miliardaria tra Alstom, società simbolo transalpina, e Siemens Mobility, la controllata del colosso industriale tedesco che si occupa di mobilità e attività ferroviarie, per creare così un "campione industriale europeo";
il 6 febbraio 2019, dopo una prima richiesta nel mese di novembre 2018 da parte della Commissione europea in merito al progetto di maxi-unione fra Alstom e Siemens Mobility, branca di Siemens Ag specializzata in mobilità, di misure correttive ai segmenti come treni ad alta velocità, sistemi di controllo e network regionali, la stessa Commissione europea blocca definitivamente il progetto, in quanto "avrebbe influenzato la concorrenza nei mercati dei sistemi di segnalamento ferroviario e dei treni ad alta velocità" e perché "le parti non avrebbero proposto misure correttive sufficienti per rimediare alle problematiche esistenti", il potenziale duopolio fra i due colossi aziendali;
considerato che:
le due aziende coinvolte nel progetto di fusione, Alstom e Siemens Mobility, operano in Italia su oltre 15 siti produttivi Savigliano, Asti, Bari, Firenze, Bologna, Firenze, Genova, Guidonia, Lecco, Milano, Nola, Novara, Roma, Sesto San Giovanni, Udine, Verona, oltre a decine di depositi con oltre 6.000 occupati;
la preoccupazione che le possibili conseguenze della mancata fusione tra le due aziende possa portare ad una riorganizzazione logistica, industriale e produttiva mettendo a rischio posti di lavoro ed indotto, sta legittimamente creando ansia tra i lavoratori e le loro rappresentanze e nelle comunità e loro amministrazioni locali;
considerato inoltre che:
sulla situazione descritta è stato presentato un atto di sindacato ispettivo (3-00483), pubblicato il 22 dicembre 2018, nel quale si ricordava come le RSU, riunite in consiglio di fabbrica, fossero seriamente preoccupate sull'evolversi della situazione occupazionale dei dipendenti ed unitamente al coordinamento nazionale, avessero richiesto con urgenza un incontro con la direzione Alstom Italia per venire a conoscenza degli effetti di tali future scelte aziendali e le eventuali ricadute occupazionali sui siti italiani, sia di produzione, sia di manutenzione e nel quale si chiedeva al Ministro dello sviluppo economico se non ritenesse utile e necessario intraprendere azioni a salvaguardia del futuro di una realtà produttiva di alta specializzazione, di Alstom Ferroviaria SpA in Italia, in particolare del sito di Savigliano, uno dei complessi di eccellenza per la realizzazione di treni regionali;
la dirigenza Alstom parrebbe aver comunicato che in caso di mancato buon fine nell'unione delle due aziende si sarebbe ragionato ad un piano industriale 2020 - 2025, che ora diventa quanto mai fondamentale per poter mettere in condizione le maestranze dei vari siti produttivi di guardare con rinnovata fiducia al futuro;
il 4 febbraio 2019 si è tenuto un incontro promosso dall'Amministrazione saviglianese, con rappresentanze sindacali, istituzionali nazionali, regionali e locali, presente l'assessore ai trasporti della Regione Piemonte, in merito al futuro del sito di Savigliano e del Pendolino, la cui cessione, non era stata inserita nella proposta Alstom per ottenere l'ok alla fusione con la tedesca Siemens, ma che vive una forte preoccupazione anche connessa al trasferimento di proprio know how al sito polacco di Katowice, insieme a quote importanti di lastratura carrozze e costruzione treno o in Turchia per la costruzione del carrello, oltre a progettazione e ingegneria in India, a conclusione del protocollo d'intesa con importanti finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo da svolgersi sul territorio italiano;
rilevato che:
risulterebbe che Trenitalia SpA, in una lettera indirizzata ad Alstom, abbia evidenziato ritardi nella consegna di treni regionali - POP - da parte del sito di Katowice - Polonia, e abbia richiesto immediato rimedio;
il sito produttivo di Savigliano, a partire dal 2011, ha rappresentato su scala nazionale un caso di eccellenza, aggiudicandosi commesse importanti e, ad oggi, sono occupati circa 830 dipendenti diretti tra operai ed impiegati, rappresentando un fiore all'occhiello nella produzione del Pendolino, considerato un esempio di "Industria 4.0" con una sala di realtà virtuale 3D all'avanguardia, che permette agli ingegneri che operano nel sito di progettare treni per una manutenzione più agevole, proprio per questi treni regionali,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tutto quanto esposto in premessa;
se non ritenga necessario verificare, alla luce dell'esito della mancata fusione tra Alstom e Siemens Mobility, con la massima solerzia, le prospettive di sviluppo ed occupazionali dei siti delle due aziende in Italia, per salvaguardare il futuro di realtà produttive di altissima specializzazione in tutto il Paese, anche chiedendo di conoscere le future strategie aziendali ed i piani industriali relativi ai siti italiani e nello specifico rispetto al sito di Savigliano, uno dei complessi di eccellenza per la realizzazione di treni regionali - POP- e ad alta velocità - NTV - PENDOLINO, su cui anche la Regione Piemonte ha investito importanti risorse, sollecitando un piano di investimenti di lungo periodo, anche alla luce anche del fatto che parte del know how realizzato in Italia (e più precisamente proprio nel Cuneese, a Savigliano) proprio anche grazie al protocollo d'intesa, verrà trasferito a Katowice al termine del progetto.
(3-00594)